Immersi nella splendida cornice della Val d’Orcia, nel panorama unico che la contraddistingue, si possono assaporare cibi che rimandano al territorio: dalle colture, alla carne pregiata.
La struttura, consente un ampio spazio in cui poter degustare i cibi, ospitando fino a circa 90 persone sia nella sala interna che nella terrazza esterna, adatti per cerimonie, ricorrenze e festività. La disposizione del locale, consente inoltre di trovare angoli appartati per incontri anche di lavoro.
La cucina come fotografia sensoriale di un territorio…
Si visita una paese facendo uso di tutti i sensi; quello più immediato è sicuramente la vista ma a soddisfare il naturale desiderio di conoscenza, contribuiscono tutti gli altri; per la Val d’Orcia e l’Amiata, terre ricche di prodotti tipici: vino, olio, castagne, frutti coltivati e curati da sapienti mani, è anche attraverso il gusto che si può scoprire questo territorio: l’arte culinaria del Cacciatore, consente la trasformazione dei prodotti, restituendoli in una gradevole alchimia di sapori.
Al ristorante Il Cacciatore, è come percorrere un viaggio attraverso il gusto della tradizione culinaria toscana. Si avvale di piatti ricavati da ricette tradizionali, forte di un’esperienza quarantennale, unisce un pizzico di originalità riuscendo ad ottenere un connubio che non risulta mai sfacciato ma che piuttosto esalta e da importanza alla ricetta originaria.
Le ricette utilizzate, sono quelle tramandate di piatti che sono la perfetta fotografia sensoriale del territorio. Ad arricchirli contribuiscono sicuramente gli alimenti di produzione propria della Fattoria Niccolini, come l’olio e lo zafferano, l’olio alimento indispensabile che accompagna tutte le pietanze, immancabile sulla tavola e lo zafferano ricavato dalla nostra terra, diventa il condimento prezioso del risotto allo zafferano.
I piatti caratteristici del Cacciatore
Gustare una pasta che è tutta fatta in casa
Piatti poveri
I piatti poveri, sono definiti tali perché nella tradizione toscana, venivano realizzati con ingredienti semplici, in particolar modo dalle classi meno abbienti che utilizzavano i prodotti da loro coltivati; nel tempo, questi piatti sono stati rivalutati, sono stati nuovamente proposti e da piatti poveri sono diventati piatti significativi, emblema della vera cucina, la vera esaltazione del gusto, come per esempio, i pici (pasta fatta in casa) con le briciole, o una semplice bruschetta, la così detta fett’unta, con pane abbrustolito ed olio che in tempi passati si faceva per assaggiare l’olio nuovo.
Piatti tradizionali
Immancabile la zuppa di funghi a cui ogni ristorante attribuisce la propria versione, al Cacciatore, si fa con più tipi di funghi, senza legumi o carne ma aggiungendo solo aromi naturali.
Zafferano
Il risotto allo zafferano, si realizza con zafferano di produzione propria. Lo zafferano è il frutto della scoperta di una delle tante potenzialità di questo territorio dove fino a qualche anno fa non se ne riteneva possibile la coltivazione. La coltivazione dello zafferano necessita di dedizione cura ed attenzione durante tutto l’arco dell’anno, è per questo che i produttori di zafferano sono pochissimi. (come si coltiva ed i tempi che necessitano).
Un po’ di storia
Ci sono dei piatti che si dice siano tipicamente etruschi, come le acciughe sotto pesto, i carciofi, i fegatelli, oppure le pappardelle alla lepre.
Antipasto semplice e gustoso
Un tagliere, semplice in apparenza ma molto curato nella scelta dei prodotti, realizzato con una selezione di salumi e formaggi tipici, origina una composizione di qualità, grazie alla ricerca razionale degli alimenti.
La cinta senese
l’abbinamento di prodotti tradizionali al Cacciatore si trasformano in piatti originali
La cinta senese, è una carne particolarmente saporita ed al Cacciatore se ne ricavano piatti sfiziosi ed originali come i pici alla cinta senese oppure la tagliata di cinta senese.